Anni ’90

Il più grave genocidio dalla fine della Seconda Guerra Mondiale

Ruanda, aprile 1994: da qui partono i sanguinosi 100 giorni. Uno spaventoso genocidio (il più grave della storia del Novecento dalla fine della Seconda Guerra Mondiale) con un massacro di almeno 800.000 mila persone per mano degli estremisti hutu, nella totale inazione della comunità internazionale. Una storia drammatica, che unisce violazione dei diritti, violenza e propaganda. Un caso studio che è stato in seguito preso come esempio a livello internazionale, sul piano giuridico e non solo.

UÇK: Terroristi o Partner?

UÇK è l’acronimo dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (Ushtria Çlirimtare e Kosovës). Tuttavia, per raccontare l’UÇK e la sua nascita, è necessario ripercorrere alcune tappe di quella che è stata considerata l’ultima delle guerre jugoslave: la guerra del Kosovo.

El Salvador: trent’anni dagli accordi di pace

Il 16 gennaio del 1992, i funzionari governativi e i ribelli di El Salvador firmarono gli Accordi di pace nel castello di Chapultepec, a Città del Messico, ponendo un termine ai 12 anni di guerra civile tra il governo salvadoregno e il Fronte di Liberazione Nazionale Farabundo Martí.
Un conflitto caratteristico della Guerra Fredda, che rappresenta il chiaro esempio di interventismo e di rivolta socialista tipico di quegli anni.

La Caduta dell’Unione Sovietica: Una Partita a Jenga conclusasi 30 anni fa

L’Unione Sovietica non sparì dall’oggi al domani. La sua fu una disgregazione graduale, un’erosione del funzionamento interno del blocco orientale e della sua potenza globale. Per meglio capire questa dinamica, il tema natalizio può tornarci utile. La storia dell’Unione Sovietica, infatti, assomiglia un po’ ad una partita a Jenga tra parenti dopo il pranzo di Natale.

“Quo vadis, Aida?”: Srebrenica fa ancora male

“Quo vadis, Aida?” è l’ultima fatica della regista Jasmila Žbanić, nonché pellicola candidata agli Oscar come miglior film in lingua straniera. La sua opera, impreziosita da un’interpretazione magistrale di Jasna Djuričić, racconta le ultime ore, quelle più terribili, sofferte e sconcertanti del massacro di Srebrenica.