Europa

Lettonia: un paese in continua lotta per la propria libertà

Oppressione, terrore e violenza; sfida, resistenza ed eroismo; ma anche impotenza, paura e tradimento. Occupata dall’Unione Sovietica, poi dalla Germania e nuovamente dall’URSS, il paese ha trascorso gran parte del ‘900 fino ai primi anni ‘2000 a lottare per la propria indipendenza. Proviamo a riassumere la sua storia recente della Lettonia.

La Baltic Way, quando due milioni di persone fecero una catena umana di 675 km per protesta

In occasione della Baltic Way si attivò un’organizzazione importante. Poco o nulla venne lasciato al caso: furono utilizzate radio per trasmettere le istruzioni, mappe, megafoni, staffette motorizzate. L’atmosfera generale non era rabbiosa, bensì perlopiù di gioiosa consapevolezza. Il 23 agosto 1989 le tre repubbliche baltiche si mobilitarono per emanciparsi dal controllo dell’Unione Sovietica.

Il fenomeno AfD: la Germania e lo spostamento verso l’estrema destra

Dopo un decennio di retorica infiammata, antagonismo politico e proteste fortemente anti-europeiste, quello che era nato come un “movimento di resistenza contro la progressiva erosione dell’identità tedesca” si trova adesso ad assumere velleità di potere. AfD è una sigla che negli ultimi mesi sembra aver accentrato su di sé le attenzioni e le curiosità non solo del dibattito pubblico tedesco, ma anche degli osservatori internazionali.

Una portaerei di ghiaccio per la Seconda Guerra Mondiale? Il progetto Habakkuk

Il 1942 vide la Gran Bretagna impegnata nella “Battaglia dell’Atlantico”. I sottomarini U-boot tedeschi affondavano le navi di approvvigionamento degli alleati dirette dal Canada al Regno Unito, generando ingenti perdite. La protezione offerta dalla RAF (Royal Air Force) alle navi si dimostrò insufficiente in quanto rimaneva scoperta una striscia dell’Atlantico. L’unica soluzione sarebbe stata quella di costruire delle portaerei che facessero da stazioni di rifornimento, ma l’acciaio, necessario per la loro realizzazione, era un bene che scarseggiava in tempi di guerra.

L’ETA: il terrore basco che insanguinò la Spagna

Euskadi Ta Askatasuna (ETA) – “Patria Basca e Libertà” è la denominazione del gruppo terroristico basco che ha insanguinato la Spagna tra la seconda metà del ventesimo secolo e l’inizio del ventunesimo.
Il gruppo nacque da una scissione del Partito nazionalista basco, nel 1959. In questo articolo proviamo a raccontarne la storia e la spirale di violenza che innescò.

Ustica: 43 anni dalla tragedia

Ustica, 27 giugno 1980.
Dall’aereo caduto galleggiano poche cose, tutto il resto è stato inghiottito dall’acqua. È così che i giornali annunciano la strage, una strage che ormai compie 43 anni.
Il caso di Ustica è ancora oggi per l’Italia un’offesa profonda all’anima della nazione, un simbolo di ingiustizia e di mancata trasparenza da parte del sistema giudiziario italiano ed un trauma indimenticabile. La vicenda è una storia che lascia all’Italia ancora molte domande alle quali, forse, non avrà mai le risposte che cerca. Le circostanze dell’incidente e le indagini successive hanno generato una serie di controversie e teorie che sono rimaste irrisolte per anni.

Giulia Occhini: la “dama bianca” e quell’amore proibito con Coppi

Il Giro d’Italia del 1954, uno degli appuntamenti sportivi più attesi dell’anno in Italia. Fausto Coppi, stella del ciclismo internazionale, una misteriosa donna, denominata “la dame en blanc”. Un’opinione pubblica non ancora matura per assorbire una situazione di adulterio che vede coinvolta una delle stelle nazional-popolari del momento. Una storia che è specchio degli Anni ’50 nel Belpaese. Raccontiamola.

“L’immaginazione contro il potere”: chi furono i Provos olandesi?

“Sono stati un’inedita confraternita di artisti, teppisti e visionari […] fondata sull’happening e la burla. Maestri nella manipolazione dei media, cultori della trasformazione dell’arte da decorazione a espressione di indipendenza e gioia di vivere, i Provos hanno costantemente agito in rotta di collisione con il potere costituito”. Li descrisse così Matteo Guarnaccia in un saggio del 2001.
Ma chi furono i Provos?

Parigi 1968: una città infuocata dagli scontri

Nel maggio 1968 Parigi conosceva un clima di protesta di massa. Le Rue e i Boulevard della capitale francese si trasformavano nel teatro di una crisi stratificata, strutturata su più livelli destinati a convergere nelle piazze. Contadini e intellettuali, studenti e operai, femministe e figli della borghesia, moderati ed estremisti. Una moltitudine variegata si trovava a condividere spazi e toni, riproducendo nella realtà una situazione che l’arte aveva già proiettato con “Il Quarto Stato” di Pelizza da Volpedo, oltre un secolo prima.