Il Talsinki tunnel e il Rail Baltica Project: la geopolitica del Nord

Le grandi infrastrutture danno vita a scenari geopolitici di primordine. I raccordi in grado di ottimizzare i trasporti e i collegamenti in zone strategiche del planisfero meritano la dovuta attenzione. Oggi parliamo del progetto che prevede la costruzione di un tunnel sottomarino tra Tallin ed Helsinki, definito già “Talsinki Tunnel”. Il tratto dovrebbe coprire una distanza di svariate decine di chilometri, per un costo complessivo stimato tra i 9 e i 15 miliardi di euro. Già da diverso tempo la Finlandia e l’Estonia hanno dato inizio a un discorso che preveda maggior scambi commerciali tra le due nazioni. Nel 2016 è stato firmato un memorandum d’intesa tra le parti. Questo “trait d’union” sotto il Baltico permetterà ai lavoratori finnici di spostarsi a Tallin nell’arco di mezz’ora, e viceversa per i tanti estoni che si vanno a lavorare ogni giorno verso il nord. Dalla penisola scandinava all’Europa continentale in un tempo altamente ridotto, i benefici per tutta l’area geografica sarebbero enormi. Il progetto risulta strategico anche per la Belt and Road Initiative di Pechino, che mira ad unire la Cina via mare o via terra all’Asia sud-orientale e centrale all’Europa. Non è un caso che negli ultimi mesi sia uscita la notizia che il gigante orientale vorrebbe coprire finanziariamente una cospicua parte delle spese. Il tunnel può essere connesso al “Rail Baltica Project”, finanziato dall’UE, un sistema di linee ferroviarie capace di collegare con vettori ad alta velocità 7 stazioni principali nei paesi baltici (Tallin – Parnu – Riga Centrale – Riga Aeroporto – Panevezys – Kaunas – Vilnius), più altre fermate regionali. Quest’ultimo coprirebbe complessivamente 870 km e risulterebbe il più grande progetto infrastrutturale della regione baltica negli ultimi 100 anni (costo minimo stimato: 5,5 miliardi di euro). Inoltre avrebbe un impatto ecologico molto basso essendo una costruzione greenfield in grado di evitare ogni tipo di emissione. Visti anche gli sviluppi mediatici della questione ambientale nelle ultime settimane, il “Rail Baltica Project” sembra aver preso ulteriormente quota. L’intenzione è di riuscire a completare i lavori entro la fine del 2025. Il Talsinki Tunnel sembra potersi intersecare in questo mosaico in maniera congeniale. Vedremo gli sviluppi nei prossimi tempi.

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